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Pubbl. dic 3, 2019 in Alimentazione e Dieta, Evidenza, Salute e Benessere

Obesità infantile: cause e conseguenze

Obesità infantile: cause e conseguenze

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Il numero di bambini e adolescenti obesi, compresi in una fascia d’età fra i 5 e i 19 anni, è aumentato di 10 volte negli ultimi 40 anni: questo è il dato allarmante che emerge da un recente studio condotto dall’Imperial College di Londra in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

A livello mondiale i bambini obesi sotto i 5 anni sono ben 41 milioni, e l’Italia in merito a questo problema è uno dei paesi che registra una delle percentuali più alte.

Nelle famiglie con reddito e livello di istruzione medio-basso il problema si manifesta in modo prepotente a causa di scelte di consumo dettate dal risparmio, infatti tendenzialmente il prezzo più economico porta a selezionare prodotti di scarsa qualità; tuttavia bisogna chiarire che l’origine del problema è multifattoriale.

Principali cause
dell’obesità infantile:

  • Consumo eccessivo di cibo-spazzatura (“Junk food”) e bevande zuccherate
  • Attività fisica scarsa o assente
  • Predisposizione genetica
  • Insufficiente consapevolezza da parte dei genitori del livello di sovrappeso dei figli e dei rischi ad esso collegati

Come accennato precedentemente, le cattive abitudini alimentari non sono da imputarsi esclusivamente alla ridotta capacità di acquisto, infatti anche l’eccessiva esposizione a pubblicità di merendine, snack salati e bevande zuccherate gioca un ruolo chiave nelle abitudini di consumo. Un’altra concausa importantissima è senza dubbio la sedentarietà; naturalmente anche la predisposizione genetica non può essere ignorata, tuttavia è bene ricordare che i bambini sono fortemente influenzati dallo stile di vita proposto in famiglia, per cui andrebbero educati a coltivare abitudini sane proprio attraverso l’esempio dei genitori. È altresì fondamentale che il genitore sia in grado di riconoscere e comprendere la pericolosità dell’obesità infantile, infatti se non si interviene in modo adeguato in 1 caso su 2 la situazione degenera e il bambino obeso trascina con sé la sua patologia anche in età adulta.

Fra i maggiori rischi
dell’obesità infantile ricordiamo:

  • Insufficienza epatica
  • Diabete
  • Aumento della pressione arteriosa
  • Malattie cardiovascolari e respiratorie
  • Cancro

Anche il pediatra rappresenta una figura fondamentale nella prevenzione e nella cura dell’obesità, infatti attraverso il calcolo dell’indice di massa corporea (BMI) è in grado di stabilire se il bambino è normopeso, sovrappeso oppure obeso, di conseguenza potrà predisporre eventuali misure correttive.

I primi due anni di vita del bambino sono particolarmente
importanti perché è in questa fase che sviluppa le strutture nervose che gli
permettono di regolare efficacemente la sensazione di fame e sazietà. Naturalmente
anche dopo i due anni è necessario condurre una dieta sana che fornisca il
giusto equilibrio di tutti i nutrienti; allo stesso modo l’abitudine di praticare sport rimane, insieme alla
corretta alimentazione, uno degli
strumenti più efficaci per prevenire e contrastare l’obesità infantile
.

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