L’obesità materna si trasmette ai figli

Ingrassare eccessivamente durante la gravidanza aumenta le probabilità di avere figli obesi o sovrappeso. Ė quanto emerge da uno studio pubblicato su PLOS Medicine dai ricercatori dell’Ospedale pediatrico di Boston, Massachusetts.
“Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un preoccupante aumento dell’obesità infantile. La ricerca si è quindi focalizzata sulle conseguenze dell’aumento di peso in gravidanza, che altererebbe l’accrescimento del feto, la sua composizione corporea, il metabolismo e le risposte ormonali, aumentando così il rischio a lungo termine di obesità e malattie correlate” spiega il dott. David Ludwig, pediatra e coautore dell’articolo.
Tuttavia, il figlio di una madre obesa può essere obeso anche per fattori genetici o ambientali condivisi e non solo per l’ipernutrizione intrauterina. Anche la chirurgia bariatrica rimane un indice di obesità materna ingannevole, perché può mutare le abitudini alimentari della madre e della sua famiglia indipendentemente dal peso della madre. “Il ruolo dell’ipernutrizione materna nell’obesità infantile resta da stabilire” sottolinea il dott. Ludwig,  che assieme ai colleghi ha studiato gli effetti dell’aumento di peso durante la gestazione in oltre 42.000 donne e nei loro 91.045 figli, seguiti fino all’età di 12 anni.  I dati raccolti hanno mostrato che per ogni kg di guadagno ponderale in gravidanza, l’indice di massa corporea del bambino di 12 anni cresce di 0,02 kg/m2, dimostrando una relazione diretta tra i due parametri. Ludwig e i colleghi sono quindi giunti alla conclusione che le misure volte a limitare l’aumento di peso gravidanza possono contribuire alla prevenzione dell’obesità nelle generazioni successive.
Fonte: PLoS Med 10(10): e1001521.doi:10.1371/journal.pmed.1001521