Grassi poliinsaturi per lo sviluppo dell’intelligenza
Gli acidi grassi della serie Omega3 e Omega6, rispettivamente l’acido docosaesanioco e l’acido arachidonico, oltre ad avere le note caratteristiche di avere un effetto protettivo sull’apparato cardiovascolare sono anche importanti costituenti di alcune membrane cellulari, in particolare di retina e cervello. Entrambi sono acidi grassi “essenziali” nei momenti di rapida crescita dell’organismo: non possono cioè essere costruiti dal corpo ma devono necessariamente essere introdotti con l’alimentazione.
Diversi studi hanno evidenziato una relazione tra livelli di assunzione di pesce (ricco in DHA) da parte della gestante e sviluppo neurocerebrale e visivo del feto: nel primo anno di vita, in particolare, sembra che la memoria visiva del bimbo sia migliore nel caso di dieta ricca di DHA.
E’ in particolare raccomandato assumere, prima della nascita e per tutto il periodo dell’allattamento, pesce almeno 2 volte a settimana per garantire all’organismo un quantitativo di DHA pari a 200mg/die; diverso è il caso dell’AA che è presente in molti alimenti di origine animale (anche come acido linoleico, suo precursore).
Quindi il pesce rende più intelligenti? Se lo sviluppo dell’intelligenza ha comunque tante variabili, sicuramente l’assunzione di Omega3 è una di queste!